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PERCHÉ MI FA MALE LA SPALLA DI NOTTE?

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Per chi soffre di patologie a livello dell’articolazione di spalla la percezione di dolore durante la notte è un disturbo importante che va a diminuire in maniera significativa la qualità di vita della persona.

Molte volte è stato visto che questo genere di pazienti si sono trovati costretti a dover cambiare lato del letto o modificare la posizione in cui solitamente si addormentano meglio o più velocemente. Oppure hanno dovuto mettere dei cuscini dietro la schiena per stare leggermente rialzati fino ad arrivare al massimo ad essere costretti ad andare a dormire seduti sul divano o sulla poltrona.

Queste sono alcune fra le tante soluzioni che la maggior parte dei pazienti con dolore notturno di spalla trovano per riuscire a stare meglio nel momento della giornata in cui in realtà dovrebbero pensare solo a riposare serenamente.

Ma come mai fa male la spalla di notte?

Come mai di giorno non si sente così tanto il dolore?

Per rispondere a questa fatidica domanda ci viene in aiuto uno studio interessante pubblicato nel 2014 da N.Terabayashi et all. sulla rivista scientifica Journal of Orthopaedic Science.

La ricerca in questione è stata la prima ad andare a investigare la relazione possibile fra dolore notturno nelle patologie di spalla (in questo articolo parla di patologie della cuffia dei rotatori) e anomalie nel flusso sanguigno afferente l’articolazione (le arterie che portano sangue dal cuore verso tutti i distretti periferici).

Durante chirurgie esplorative in artroscopia è stato osservato che in pazienti con lesioni (di entità non specificata) a livello della cuffia dei rotatori era presente una sinovite iperemica (infiammazione della parte interna della capsula che contiene l’articolazione) in corrispondenza della capsula articolare o di una zona definita in anatomia come intervallo dei rotatori. Gli autori hanno di conseguenza ipotizzato che il dolore notturno potesse essere causato da questa infiammazione della sinovia, possibilmente provocato dall’aumento del flusso sanguigno dei vasi che nutrono la capsula.

Prima di questa ricerca erano state studiate solamente le relazioni anatomiche fra flusso sanguigno e componenti meccaniche della spalla e come si modifica la vascolarizzazione in patologie infiammatorie di spalla senza indagare la presenza o meno di dolore notturno.

Cenni di anatomia vascolare

Per comprendere meglio questo studio è giusto dare una leggerissima infarinatura su come è strutturata la vascolarizzazione del distretto spalla che andremo a trattare.

Schema delle arterie ascellari e brachiali

Lo studio in questione andrà a valutare tramite sonda ecografica il flusso dell’arteria circonflessa anteriore dell’omero (acronimo inglese AHCA) e dell’arteria brachiale (BA). E’ stata utilizzata l’ecografia perché la risonanza magnetica con contrasto è troppo invasiva per il paziente e costosa.

L’arteria circonflessa anteriore è un ramo collaterale dell’arteria ascellare, si stacca in direzione orizzontale e decorre lateralmente circumnavigando l’omero fino ad andare ad incontrarsi con la sua arteria gemella (arteria circonflessa posteriore). Durante il suo percorso stacca un vaso ascendente che si dirige verso l’alto in direzione della testa dell’omero.

Fornisce nutrimento a tutte le componenti che si trovano sulla parte anteriore della capsula articolare della spalla.

L’arteria brachiale invece non è altro che la continuazione dell’arteria ascellare. Cambia nome a livello del margine inferiore del muscolo gran pettorale o grande rotondo e termina a livello della piegatura del gomito. E’ il vaso principale che poi fa a vascolarizzare a valle tutta la restante parte del braccio fino ad arrivare all’estremità della punta delle dita.

Lo studio

Sono stati esaminati 106 pazienti che hanno fatto ingresso per la prima volta (e quindi per la prima visita valutativa) all’interno di un ospedale nell’arco di un anno e che lamentavano dolore a livello della spalla. Dopo valutazione con ecografia e radiografia, sono stati selezionati solo 47 di questi in quanto erano positivi a una patologia della cuffia dei rotatori.

Come gruppo di controllo sono state selezionate 20 persone volontarie che non hanno MAI lamentato problematiche di spalla.

Il gruppo dei pazienti con lesione è stato a sua volta diviso ulteriormente fra chi soffriva di dolore notturno e chi no: come dolore è stato considerato solo chi era costretto ad alzarsi o metterci sopra del calore (farsi una doccia calda) e non chi sentiva dolore perché ci dormiva sopra o che si svegliava perché ci si muoveva sopra cambiando posizione.

Con l’ecografia, tramite l’utilizzo della funzione Color Doppler, sono stati quindi misurati a tutte le persone selezionate i valori del picco della velocità sistolica (in inglese PSV) e dell’indice di resistenza (IR; indica il rapporto fra la differenza di PSV-P diastolica V / PSV; fisiologicamente è stato visto che un alto valore di IR è nella norma) dell’arteria brachiale e dell’arteria circonflessa anteriore dell’omero sia del lato sano che di quello problematico.

Una nota abbastanza importante è che le misurazioni sono state prese con le persone che stavano sedute con il braccio appoggiato a palmo su sopra la propria coscia.

Risultati e considerazioni

Tutti i valori misurati a carico dell’arteria brachiale (BA) non differivano fra pazienti e casi controllo sia nel braccio sano che in quello doloroso.

Fenomeni abbastanza particolari erano i seguenti:

  • Nei pazienti con dolore notturno i valori a carico della AHCA di velocità di picco sistolico e di indice di resistenza erano differenti fra l’arto sano e quello che lamentava dolore
  • I pazienti con patologia di cuffia che NON percepivano dolore durante la notte avevano tutti i valori nella norma, senza nessuna differenza significativa, sia sul lato “buono” che sul controlaterale.

In studi precedenti che avevano studiato il flusso sanguigno nelle spalle dolorose (senza indagare il dolore notturno) valori simili di PSV e RI erano stati trovati in pazienti con differenti problematiche di carattere infiammatorio: borsite subacromiale, artrite reumatoide, infiammazione dell’inserzione dei tendini della cuffia dei rotatori, tendinite del capo lungo del bicipite e capsuliti.

Come è già stato spiegato in un altro articolo sul blog di SpallaClinic (Impingement di spalla, perché non chiamarlo impingement!) è importante sapere che non sempre il dolore deriva obbligatoriamente da un processo infiammatorio in corso; il sintomo doloroso può essere prodotto anche da altri motivi che adesso però non stiamo qui a rispiegare di nuovo.

I pazienti con dolore notturno per diminuire la sensazione spiacevole a volte si fanno una doccia calda o cambiano la loro posizione. Questa sintomatologia non può essere spiegata solo grazie a uno stimolo fisico come l’eccessiva pressione: rotolare sopra la spalla o dormirci sopra. Certamente cambiare posizione spiegherebbe perfettamente questa teoria ma l’utilizzo di una fonte di calore come una doccia calda invece no.

Da qui l’idea dell’infiammazione intra-articolare in corso che si riacuisce e si fa percepire di più durante le ore notturne. Normalmente di notte il corpo umano tende a diminuire spontaneamente la propria temperatura corporea mentre la zona infiammata in quanto tale non riesce in questo processo fisiologico. Come conseguenza si ha una percezione maggiore della problematica durante queste ore della giornata.

Il flusso sanguigno intra-articolare è influenzato da 3 fattori principali:

  1. Presenza o meno di infiammazione
  2. La temperatura dell’ambiente esterno
  3. I cambiamenti posturali (fra posizione sdraiata o seduta per sempio)

Questo studio preso in esame certamente ha diverse limitazioni. La misurazione ecografica è stata fatta da seduto e non da sdraiato, non sono state considerate ovviamente componenti psicosociali ed emotive e molti altri limiti che ora non citiamo.

Però da un punto di vista biologico spiega abbastanza bene una possibile causa di dolore alla spalla percepito durante le ore notturne.

Nel caso anche te soffrissi di un disturbo del genere non continuare a lamentarti senza fare nulla, un fisioterapista e/o un ortopedico specializzati in problematiche di spalla possono darti una grossa mano ad individuare quale possa essere la causa o cause dei tuoi sintomi e creare un percorso personalizzato per guidarti fino alla guarigione completa.

BIBLIOGRAFIA

Increased blood flow in the anterior humeral circumflex artery correlates with night pain in patients with rotator cuff tear.

Terabayashi N, Watanabe T, Matsumoto K, Takigami I, Ito Y, Fukuta M, Akiyama H, Shimizu K.

J Orthop Sci. 2014 Sep;19(5):744-9. doi: 10.1007/s00776-014-0604-5. Epub 2014 Jul 29.

A CURA DI

ANDREA BIANUCCI, FT, OMT

  • Specialista in terapia manuale ortopedica
  • Fisioterapista delle patologie di spalla nello sportivo “overhead”
  • Specialista nella riabilitazione del cestista, pallavolista e arti marziali
  • Specialista nel trattamento dei Trigger Point Miofasciali

www.linkedin.com/in/andreabianucci89

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