ECCO UNA SEMPLICE GUIDA ED UTILI SUGGERIMENTI PER EVITARE GLI INFORTUNI
Il BASKET è uno sport ad
impegno aerobico-anaerobico alternato; è un’attività sportiva in
cui bisogna accelerare, decelerare, saltare, atterrare, scivolare,
correre ed eseguire cambi di direzione sia in condizioni di contatto
che non. Quindi le richieste fisiche e tecniche necessitano di alti
livelli di forza, resistenza e coordinazione specifica che sia di un
semplice salto tra i giocatori, di frenare o di un salto determinante
per un rimbalzo.
La pallacanestro si presenta con
alta probabilità di infortuni e le articolazioni colpite possono
essere caviglia, ginocchio e la spalla.
Per quanto riguarda la spalla possiamo riscontrare:
- Lussazioni complete o incomplete: la causa è un contatto o contro l’avversario o contro il pavimento e il principale meccanismo di caduta si può svolgere:
– in appoggio sul braccio extraruotato
– con forte trauma sul braccio intraruotato ed addotto (quindi lussazione posteriore)
– caduta sul versante laterale della spalla ed infine
– brusco movimento del braccio sopra la testa per eccessiva tensione del trapezio superiore.
- Tendinopatia del sovraspinato: sofferenza del tendine inserzionale distale del muscolo sovraspinato. La principale azione di questo muscolo è l’abduzione del braccio e nel caso di conflitto meccanico, tra tendine del muscolo e l’acromion, si crea una sofferenza che provoca dolore nelle attività che richiedono il posizionamento del braccio sopra la testa.
Altri traumi che si presentano nella pallacanestro per quanto riguarda l’arto superiore sono:
- Tendinite del bicipite: infiammazione del tendine del bicipite dovuto all’usura, il dolore va dalla spalla a tutto il braccio
- Tendinite della cuffia dei rotatori: fenomeno infiammatorio che si presenta con dolore percepito localmente sui muscoli rotatori causato da eccessivi carichi di allenamento
- Traumi alle dita delle mani: ovvero dito insaccato, capita quando il pallone colpisce una o più dita all’estremità
- SLAP Lesion: sono lesioni del cercine glenoideo causate da escursioni di movimento fuori range fisiologico.
Quindi agire preventivamente può ridurre gli infortuni, basterebbe migliorare la metodologia di allenamento e la prestazione dei giocatori.
PREVENZIONE
L’allenamento preventivo è utile per ridurre il rischio e l’esposizione all’atleta ad eventuali infortuni se comprende:
- Esercizi di Core-Stability
- Migliorare l’equilibrio tra muscoli agonisti ed antagonisti (utilizzando test isocinetico)
- Sensibilità Propriocettiva
- Migliorare livello di Forza e Resistenza
- Pliometria
- Lavoro Eccentrico
sia per gli arti superiori che inferiori. La metodica preventiva di allenamento può presentare esercitazioni come le extrarotazioni e intrarotazioni di spalla eseguite con elastico di diverse tensioni, fluiball, slashpipe, pedane basculanti e propriocettive e altri attrezzi utili per migliorare le performance dei giocatori.
PROGRAMMARE ALLENAMENTO PREVENTIVO
Alle porte della nuova stagione sportiva è consigliato inserire sedute di allenamento con specifichi carichi di lavoro per il rinforzo dei muscoli della spalla, come anche esercitazioni pliometriche unendoci una preparazione generale che abbia come obiettivo anche il miglioramento di tutti i sistemi collegati all’attività specifica. Inoltre è opportuno inserire allenamenti sulla propriocezione, postura e aspetti cognitivi-coordinativi.
Considerato che lo sport mette a dura prova tutte le strutture anatomiche è utile preparare una programma di prevenzione efficace al fine di evitare infortuni che potrebbero compromettere la stagione sportiva.
Per NOI la prevenzione è un aspetto fondamentale in quanto ogni paziente viene seguito nella sua individualità per trovare punti deboli che possono portarlo a lesioni o infortuni cercando anche di evitare recidive di traumi pregressi e attraverso esercizi di autogestione mettiamo in atto prevenzione che ha sempre ottimi risultati utilizzando il protocollo più giusto da applicare.
Per risolvere il problema in breve tempo abbiamo a disposizione: la classica terapia manuale, massaggi, mobilizzazioni, rieducazione posturale, stretching globale fino ad arrivare al supporto di un eventuale terapia strumentale di ultima generazione come Tecarterapia, Laserterapia, Ipertermia, Game Ready ed ENF, ecc.