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L’ARTROSI DI SPALLA: ciò che è necessario sapere!

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Il dolore alla spalla può avere origine da diverse strutture, è di non facile diagnosi in quanto spesso possono essere coinvolti più tessuti che creano la sensazione dolorosa. Può coinvolgere i tendini della cuffia dei rotatori, le borse sierose, le strutture capsulo-legamentose dell’articolazione gleno-omerale o le strutture ossee e articolari di scapola e omero.
La spalla dolorosa è una delle patologie più frequentemente rilevate all’interno di ospedali, reparti di reumatologia, strutture sanitarie o centri di riabilitazione. All’interno delle malattie muscolo-scheletriche si attesta al terzo posto dietro a mal di schiena e cervicalgia.

CENNI DI ANATOMIA

Parlando di artrosi di spalla, le componenti che ci interesseranno di più saranno ovviamente quelle ossee.
Facciamo un brevissimo ripasso di queste. Per chi volesse avere una visione anatomica a tutto tondo gli consiglio di vedere quest’altro contenuto del BLOG di Spalla Clinic.
L’articolazione vera di spalla è la gleno-omerale fra scapola e omero; viene definita vera in quanto al raggiungimento della mobilità completa di spalla concorrono anche altre 2 articolazioni più piccole ma comunque importanti (acromio-clavicolare fra clavicola e scapola, sterno-costo-clavicolare che tiene articolata la spalla con il resto del corpo).
Scapola: la scapola è un osso piatto di forma triangolare la cui parte finale, a forma di piatto ovale concavo detta glena, accoglie la parte iniziale dell’omero, la testa omerale.
Omero: l’omero invece è un osso lungo che va dalla spalla e si continua nell’articolazione del gomito. La parte iniziale di forma sferica, detta testa dell’omero, viene contenuta nella fossa glenoidea e durante i movimenti ruota all’interno di questa concavità cercando di mantenere il più possibile il centro.

La glena e la testa omerale sono 2 superfici molto più lisce rispetto alle altre parti extra-articolari in quanto hanno la necessità di scivolare l’una sull’altra senza intoppi. Esternamente sono ricoperti di cartilagine ialina, materiale visco-gelatinoso che ha la funzione di cuscinetto e lubrificazione dell’articolazione.

L’ARTROSI

L’artrosi di spalla costituisce una condizione molto comune e colpisce più del 25% della popolazione dalla sesta decade in su (>60 anni). Ovviamente la degenerazione aumenta con l’età; il sesso femminile è più colpito rispetto al maschile.
Il suffisso –osi indica una patologia di carattere degenerativo. Così come ne si sente parlare per il ginocchio e l’anca, anche per la spalla riscontriamo le medesime caratteristiche di questa condizione:
Riduzione dello spazio articolare compreso fra testa dell’omero e fossa glenoidea della scapola con consumo della cartilagine interposta
Anomalie di forma della componente articolare dell’omero o della componente glenoidea
⦁ Formazione di aree di sclerosi sub-cartilaginee
⦁ Formazione di aree geodiche
⦁ Formazione di spine ossee (osteofiti)
Anomalie di posizionamento a seguito di dismorfismi ossei
Dolore severo disabilitante indipendente dal movimento
Impossibilità o difficoltà a svolgere movimenti sopra la testa e a seconda della severità anche movimenti bassi

Quali sono le cause che possono portare all’artrosi di spalla?

Ovviamente non si tratta mai di una singola causa, ma dall’unione di più condizioni che concorrono alla lenta degenerazione articolare.
⦁ Aumento dell’età
⦁ Fattori ereditari
Deterioramento e/o malfunzionamento della cuffia dei rotatori (lesioni parziali o massive di cuffia dei rotatori)
Instabilità articolari
Sovraccarico della spalla per ragioni lavorative o sportive
⦁ Malattie reumatiche (artrite reumatoide)
Necrosi avascolare della testa dell’omero
⦁ Artrosi post traumatiche
Tutti questi fattori che concorrono alla formazione dell’artrosi di spalla sono abbastanza ovvi e ne abbiamo sentito parlare ormai diverse volte quando parliamo di spalla; una menzione particolare va fatta per la necrosi avascolare.
La necrosi avviene a causa dell’interruzione o diminuzione del flusso sanguigno nel verso che va dal cuore alla testa dell’omero. Questo determina una lenta morte delle cellule ossee dell’omero, provocando un auto-distruzione dell’osso di difficile diagnosi nelle primissime fasi in quanto i segni e i sintomi sono facilmente confondibili con altre condizioni molto più comuni.

Cause di necrosi avascolare:
Traumi
Fratture a uno o più frammenti
Anemia falciforme
Lupus eritematoso
⦁ Abuso di alcool
⦁ Abuso di corticosteroidi, cortisonici (per cura di malattie neoplastiche o tumorali)
⦁ Sindromi da decompressione (chi pratica lavori o attività ad alta quota o in immersione)
⦁ Altro

DIAGNOSI

Solitamente la diagnosi di artrosi di spalla è svolta a seguito di una visita ortopedica da parte di uno specialista di spalla. Già un attento esame fisico obiettivo e una raccolta dati accurata durante l’anamnesi e la storia del paziente riescono a indirizzare abbastanza bene l’ipotesi diagnostica.
Per confermare l’ipotesi di artrosi di spalla l’ortopedico può avvalersi di una semplice radiografia o arrivare anche a richiedere una Tac nei casi di grosse malformazioni ossee.

TRATTAMENTO

Prima di considerare l’intervento chirurgico, viene solitamente proposto ai pazienti con artrosi di spalla un trattamento di tipo conservativo formato da fisioterapia unita a trattamento medico, che include l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o di acido ialuronico. Questi aiutano la diminuzione della sensazione dolorosa e l’infiammazione.
L’uso di infiltrazioni intrarticolari eco guidate è un ottimo approccio iniziale per il trattamento della fase acuta, ma non come trattamento nel lungo termine. Infatti viene suggerito dalla ricerca scientifica lo svolgimento di un piano terapeutico riabilitativo a lungo raggio d’azione. Qualora questo fallisse come ultima spiaggia si procede all’intervento chirurgico.
Quest’ultimo si compone di mobilizzazioni passive o attivo-assistite per migliorare l’articolarità della spalla artrosica, un rinforzo graduale e guidato dai sintomi del paziente dei muscoli della cuffia dei rotatori e un rinforzo dei muscoli stabilizzatori della scapola (dentato anteriore e fasci inferiori del trapezio), fondamenta dell’articolazione gleno-omerale.
Le indicazioni per l’intervento chirurgico nell’artrosi di spalla si basa prevalentemente sui sintomi lamentati dal paziente, se sono gravi e severi allora si procede con la programmazione dell’operazione.
I tipi di operazione nelle spalle artrosiche sono prevalentemente 2:
⦁ Artroplastica anatomica

⦁ Artroplastica inversa (la protesi inverte le forme naturali fisiologiche di omero e scapola; la scapola diventa componente convessa mentre l’omero diventa una componente concava)

Un articolo molto più dettagliato sulla protesizzazione e il trattamento fisioterapico dell’artrosi di spalla è presente all’interno del nostro BLOG di Spalla Clinic.

A CURA DI:
ANDREA BIANUCCI, FT, OMT
⦁ Specialista in terapia manuale ortopedica
⦁ Fisioterapista delle patologie di spalla nello sportivo “overhead”
⦁ Specialista nella riabilitazione del cestista, pallavolista e arti marziali
⦁ Specialista nel trattamento dei Trigger Point Miofasciali

www.linkedin.com/in/andreabianucci89

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